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Sotto le Luci della Sharia - Cap 1


di matteol77
03.10.2024    |    2.762    |    1 8.9
"Rick tentò di spiegare, ma le parole gli morirono in gola..."
# Capitolo 1: Confini Infranti: Dal Party all'Incubo Mediorientale

Il taxi sobbalzava sulla strada dissestata, i fari tagliavano l'oscurità della notte mediorientale come bisturi. L'abitacolo era una bolla di euforia in movimento.

Rick, schiacciato tra Sarah e Mike sul sedile posteriore, sentiva il cuore martellargli nel petto come un tamburo impazzito. Il suo costume, un'esplosione di piume e lustrini, catturava avidamente ogni briciolo di luce nell'oscurità.

La parrucca colorata gli prudeva sulla testa, il trucco pesante una maschera che celava la sua eccitazione febbrile.

L'aria era densa, quasi solida: un miscuglio di profumo orientale dolciastro e sudore rancido dell'autista anziano. Una bottiglia di vodka fredda, passava di mano in mano, accompagnata da risate sguaiate e brindisi sconnessi.

"Ehi, autista!" urlò Mike, la voce impastata dall'alcol. "Alza 'sto cazzo di volume!"

La musica araba esplose dagli altoparlanti gracchianti, mescolandosi alle loro voci stonate che massacravano hit pop americane. Rick si sentiva un dio, invincibile. Si sporse in avanti, agitando le braccia piumate al ritmo della musica come un uccello ubriaco.

"Ci siamo quasi?" chiese Sarah, stringendosi a Rick come una naufraga.

Rick, gli occhi lucidi di eccitazione e vodka, fissò il cellulare con sguardo annebbiato. "Tra poco, cazzo! Sarà la festa del secolo. Faremo impazzire tutti!"

Il gruppo esplose in un coro di urla e risate isteriche. Erano giovani, americani, in terra straniera. Dei, in un paese di mortali, o così credevano nella loro arroganza etilica.

Il taxi svoltò bruscamente, e all'improvviso dei fari accecanti inondarono l'abitacolo. Rick sbatté le palpebre, confuso e improvvisamente sobrio.

"Merda," grugnì l'autista, la voce un misto di terrore e rassegnazione. "Polizia."

Il sorriso sul volto di Rick si congelò come una maschera di cera. Gli altri si agitarono, sussurrando freneticamente. Il taxi si fermò con uno stridio, e Rick vide le sagome scure di 4 agenti di polizia emergere dall'oscurità.

Uno di loro si avvicinò all'autista, scambiando rapide parole in arabo:

"يا لها من مجموعة من المخمورين! من أين أتوا؟" (Che branco di ubriachi! Da dove vengono?)

"أمريكيون. طلاب." (Americani. Studenti.) rispose l'autista, la voce tremante.

L'agente scosse la testa con disgusto. "Fuori! Tutti fuori!" abbaiò in un inglese sballato.

Rick inciampò fuori dal taxi, le gambe molli come gelatina. Il suo costume di lustrini brillava oscenamente sotto la luce fredda dei fari.

Gli agenti scoppiarono in una risata sguaiata alla vista dei quattro americani nei loro costumi eccentrici.

"Documenti", ringhiò l'agente più vicino, la mano tesa come un artiglio.

Rick frugò nel suo costume con dita tremanti, estraendo il passaporto. L'agente lo scrutò, poi alzò lo sguardo. I suoi occhi erano due fessure di puro disprezzo.

"Tu essere americano?", sputò le parole come veleno.

"S-sì", balbettò Rick, la voce ridotta a un sussurro.

L'agente ghignò, mostrando denti gialli macchiati di nicotina.

"Tu travestito", sentenziò. Non era una domanda.

"No, è solo un costume". Rick tentò di spiegare, ma le parole gli morirono in gola.

Gli altri poliziotti si avvicinarono, formando un cerchio di uniformi sudice e sguardi lascivi. Rick e i suoi amici, intrappolati in quel cerchio di ostilità, realizzarono con terrore crescente che la loro notte di festa si stava trasformata in un incubo.

Uno dei poliziotti si avvicinò a Rick con passo pesante. Panciuto, con l'uniforme troppo stretta che gli tirava sul ventre. Rivoli di sudore gli scorrevano lungo il viso butterato, gocciolando sulla camicia già macchiata. Gli afferrò il viso con una mano appiccicosa, scrutandolo da vicino.

"Tu, droga? Tu, alcol?", ringhiò, sputando saliva sul trucco impeccabile di Rick.

Prima che Rick potesse rispondere, si ritrovò sbattuto violentemente contro il cofano rovente della volante. Il calore bruciante del metallo penetrava attraverso il tessuto del suo costume.

Il poliziotto panciuto iniziò una perquisizione. Mani ruvide iniziarono a palparlo, senza alcun riguardo per la sua dignità. Le dita grosse e callosa dell'agente si infilavano in ogni piega del costume, premendo, pizzicando, violando con disgusto misto curiosità morbosa.

"Guarda che belle chiappe americane", grugnì, palpando Rick attraverso il costume con una familiarità rivoltante. Gli altri agenti scoppiarono in una risata sguaiata, alimentando l'umiliazione che aleggiava nell'aria.

L'agente si fermò improvvisamente, gli occhi che si illuminavano di una luce predatoria. La sua mano si chiuse attorno a qualcosa nella tasca interna del costume di Rick.

"Che cos'abbiamo qui?", ghignò, estraendo lentamente un oggetto.

Rick guardò con orrore, il respiro mozzato in gola. Il tempo sembrò fermarsi mentre l'agente apriva la mano, rivelando un piccolo involucro.

Era hashish.

Il ghigno dell'agente si allargò, mostrando denti gialli. "Tu droga. Tu grossi guai", ringhiò. La soddisfazione evidente nella sua voce roca.

"Ma... è solo uno spinello", balbettò Rick, cercando disperatamente di giustificarsi.

L'agente fece un cenno brusco ai suoi colleghi e diede come un ordine in arabo.

Scattarono le manette.

"Voi, andare via", ringhiò in un inglese stentato agli altri. "Lui". indicò Rick, "venire con noi."

Sarah, Mike e Josh rimasero immobili per un istante, gli occhi spalancati dall'incredulità e dal terrore. Poi, come animali che fiutano il pericolo, iniziarono lentamente a indietreggiare. I loro costumi, una volta simbolo di festa e spensieratezza, ora sembravano grotteschi sotto la luce cruda dei fari della polizia.

Mentre veniva trascinato verso la volante, Rick lanciò un ultimo sguardo disperato ai suoi amici, figure impotenti e terrorizzate nella notte aliena.

L'ultima cosa che vide prima che lo sportello si chiudesse fu il suo riflesso distorto nel finestrino: un pagliaccio truccato, con gli occhi spalancati dal terrore, la sua ingenuità e arroganza ora trasformate in una condanna.

Il motore si accese con un rombo, portando Rick verso un destino incerto e terrificante, lontano da tutto ciò che conosceva.

Continua...

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